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Casual Friday

Questa pensata nasce nella città di Honolulu, negli anni ’40

Nelle più tradizionali corporate, legali e finanziarie, tutt'oggi esistono regole full-on nel vestire, spesso non negoziabili. Ma ci sono altrettante aziende che al giorno d'oggi operano codici d'abbigliamento piuttosto indulgenti; quelle aziende dove viene concesso il “Venerdì Casual”.

Trovata made in USA, il Dress Down Day (o Casual Friday) è il giorno della settimana in cui i lavoratori possono trasgredire il dress code, vestendo in modo casual e libero, in preparazione al week-end.

L'origine di una questa pensata nasce nella città di Honolulu (isole Hawaii), negli anni ’40: questa idea dettata presumibilmente dal clima tropicale, dava la possibilità ai dipendenti degli uffici di poter indossare, in alcuni periodi dell'anno, le tradizionali e fresche camicie hawaiane.

Negli anni ’60 questa usanza si diffonde negli States e diventa Aloha Friday, strategia aziendale volta ad alzare l'etica dei propri dipendenti, costretti a lavorare con un abbigliamento noioso e angosciante. Negli USA il Marketing è utilizzato da tutte le aziende, come pilastro cardine per la costruzione del successo aziendale, mai sottovaluto e sempre pronto a nuove sfide.

L'autentico Casual Friday nasce negli anni ’70, come strategia aziendale, solamente nella patria del puro marketing si è pensato di alleggerire il morale dei colletti bianchi nell'ultimo giorno lavorativo, i dati, hanno riscontrato migliori performance lavorative. Un piano di marketing strategy ha portato i più grandi produttori di abbigliamento e le grandi catene di distribuzione a decentrare fuori dall’America la produzione e gli acquisti abbassandone così il prezzo alla vendita.

Questa potente lobby ha sviluppato una intensa collaborazione con l'American Company, per incrementare questo evento settimanale. Il venerdì casual è diventato molto diffuso dalla fine del 1990 ai primi anni 2000 nelle aziende della Silicon Valley, soprannominato Dot Com hey-day, arrivando fino ad autorizzare l'uso di bermuda e sandali.

Dopo lo scoppio della bolla dot-com, c'è stata una reazione da parte di molte aziende a ripristinare i codici d'abbigliamento. Di seguito alcune semplici outfit, che vi permetteranno di essere sempre disinvolti e professionali.

Friday Smart Casual

Camicia chambray vintage in tessuto banshu-ori: collo button down con una piccola stampa geometrica o micro disegno cashmere, con finiture in contrasto all'interno del collo, del polso e anche della finta davanti. Sia le stampe che i contrasti devono essere assolutamente ton sur ton, ricordo inoltre che da abbottonata i contrasti non si vedono. Pantaloni chino tinta unita beige, in cotone doppio ritorto, con tasche laterali e taschino; sul retro due tasche con patta e bottone. Da sempre i più versatili, in grado di garantire comfort e stile.

Abbiniamo come scarpa un essenziale brown penny loafers in morbida pelle scamosciata, perfetti per qualsiasi outfit. Calze tassativamente blu in cotone.

Giacca monopetto blu, completamente sfoderata con micro disegni basati sulle stesse tonalità. In tessuto  Double Faced Sport Jacket, con fili così sottili da essere quasi invisibili, due tele cardate, unite morbidamente donano alla giacca uno speciale dress code smart casual. Un caro amico Simone, Head of the Marketing Department di un lanificio con 352 anni di storia, afferma che: “la giacca spezzata non è mai pienamente formale ed è per questo che in genere mostra colori, disegni e armature più evidenti rispetto agli abiti completi”.

Tweed City Coat: un cappotto versatile e passepartout, unisce la praticità di un impermeabile e il calore di un piumino. In tessuto in nylon lavorato su telaio con effetto tweed, ha un interno in nylon trapuntato e imbottito in piuma d’oca. La chiusura a zip con doppio cursore e antivento con bottoni.

Friday Avant-Garde

Dolcevita color crema chiaro, finezza 3 in lana e cashmere. Effetto slim con fianchi aumentati, punto maglia rasato e maglieria calata rimagliata a mano, rifiniture collo fondo e polsi costa 3x3 singola.

Comodo e versatile accende il tuo look elegante/casual. Pantalone in fustagno 98% cotone 2% elastan, beige chiaro. Taglio a sigaretta, con piega stirata, chiusura nascosta, tasche alla francese sul davanti e a filetto sul dietro. Garantisce comfort e stile.

Calze burlington con intarsio beige, crema e marrone. Estremamente soffici e molto resistenti, in puro stile british. Stivaletto in pelle scamosciata, con bande elastiche laterali. Decorato con motivo coda di rondine in punta. Stile casual ma ricercato. Giaccone picot colore sambuco, doppiopetto 6 bottoni, quattro tasche, due con accesso laterale, due in zona pettorale, spacco posteriore. Intramontabile nel guardaroba maschile.

Friday Style Casual

Il mio carissimo amico Franco, Trade Marketing Manager per un importante azienda fashion dice: “essere  leader non vuol dire vestirsi eleganti”.

Polo camicia bianca in piquet di cotone con collo aperto, impunture a riva, vestibilità asciutta. Cardigan monopetto collo sciallato, grigio medio, in lana e cachemire con giochi di punto riso e rasato, finezza 5, bottoni a gambo arrotondato in corozo. Jeans slim, low waist, dark blue medium treated dal design  tradizionale ma con dettagli da intenditore. Gli angoli della tasca posteriore sono piegati manualmente. Così le proporzioni sul retro creano un design compatto e un pò audace. La forma della gamba restringe leggermente in basso donando una forma slanciata. Questo outfit richiede un paio di Saucony legendary line retro sneakers, modello GRID SD ispirato al tema "Kushwacker" blu e indaco, in pelle scamosciata e rete sintetica, traspirante e con l'intersuola ammortizzante chiamata GRID (Ground Reaction Inertia Device).

Calza Gallo, sinonimo di distinzione, personalità ed eccentrica eleganza. Assolutamente in fantasia monocromatiche sul tono del colore aviazione. Capospalla blu: corto alla cintura, leggero e versatile, in piumino invernale ultralight in nylon giapponese 20 denari down proof.

Imbottito in piuma 90/10 della migliore qualità: doti elevatissime di resilienza (capacità di assorbire l'urto) e capacità di riacquistare velocemente il volume dopo la compressione.

Lavorazione vintage romboidale sia esterna che interna.

Questi outfit si rivolgono a persone eterogenee, ma accomunate dall'esigenza di curare il proprio look ed esprimere anche attraverso l'abbigliamento il proprio dinamismo.

Quello che dovrebbe essere un modo leggero per accogliere il fine settimana non deve rappresentare un evento settimanale irto alla preoccupazione nel riuscire a vestirsi adeguatamente, ma ti fa capire che lavori in un'azienda giovane, dinamica e costantemente updated.

Sergio Cairati

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