La pelle
Ci occupiamo oggi di un materiale che spesso e volentieri nel linguaggio comune viene definito come un tessuto, ma che in realtà non lo è, poiché non è composto da fili. Stiamo parlando ovviamente della pelle.
Fin dagli albori della storia dell’umanità, la pelle veniva impiegata per la produzione di capi d’abbigliamento, data la sua resistenza alle intemperie e alle diverse condizioni climatiche. La pelle assume questa caratteristica grazie alla conciatura: un’operazione che permette la trasformazione della pelle in cuoio, attraverso trattamenti che ne evitano la putrefazione e la rendono impermeabile.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, o meglio il fashion system, la pelle ha fatto la sua vera entrata in scena solo negli anni Venti, grazie all’italiano Salvatore Ferragamo, le cui scarpe venivano indossate dalle dive hollywoodiane. Dopo la pausa della Seconda Guerra Mondiale e l’esordio di nuovi protagonisti, su tutti Dior, la pelle invade il settore degli accessori. Negli anni Quaranta e Cinquanta c’è un boom di borse in pelle, specie di coccodrillo. Nel decennio successivo il suo utilizzo si espande nella produzione di vestiti, grazie alla nascita della moda giovanile e alla diffusione del fenomeno hippie, i cui esponenti erano riconoscibili dal gilet frangiato in camoscio. Questo materiale diventerà di tendenza qualche anno più tardi per merito di Yves Saint Laurent. Nei decenni seguenti, la pelle verrà sempre più utilizzata in capi che rappresenteranno elementi distintivi di determinati gruppi sociali. Primo su tutti, negli anni Settanta, il Punk che utilizzerà incessantemente la pelle nera. Questo tipo di pelle trionferà anche in virtù del ritorno del look total black e del chiodo, giacca iconica già negli anni Cinquanta grazie a Marlon Brandon e James Dean, che verrà spesso usato nel cinema di quel periodo soprattutto da John Travolta. La pelle subirà una variazione di colore nel decennio successivo grazie a Jean Paul Gaultier e l’iconico bustino indossato da Madonna, per poi ritornare di moda nella sua versione nera negli anni Novanta con il Grunge. Questo movimento culturale nato dalle ceneri del Punk, ed il cui simbolo inconfondibile era rappresentato dagli anfibi Dr. Martens, venne portato sulle passerelle da Marc Jacobs, così come Vivienne Westwood portò il Punk. Con il nuovo secolo si cambia completamente musica, vengono abbandonate le subculture a favore della sperimentazione che raggiunge probabilmente il suo culmine con Boris Bidjan Saberi e i suoi capi di pelle trasparente.
Andando nello specifico dell’abbigliamento elegante maschile, la pelle si trova perlopiù negli accessori e nelle calzature. E’ difficile trovare degli abiti creati completamente con questo materiale, anche se spesso e volentieri alcuni marchi tra cui Ralph Lauren, Thierry Mugler, Juun.J, Hèrmes, Jil Sander hanno presentato sulle passerelle questo tipo di prodotto, che dona fascino e mistero a chi li indossa.
Recentemente la vera pelle, o meglio il classico cuoio, è stato sostituito dalla similpelle e dall’ecopelle…Mi raccomando non sono sinonimi! La similpelle o pelle sintetica è una plastica derivante dal petrolio. Può essere totalmente sintetica oppure formata da un tessuto trattato con un materiale polimerico come ad esempio il poliuretano. Invece, l’ecopelle è una vera pelle di origine animale che si differenza dalla classica pelle poiché è prodotta secondo un protocollo a basso impatto ambientale. Spesso i due termini vengono considerati analoghi e questo può essere fuorviante per il consumatore, difatti hanno caratteristiche e un prezzo molto differente.
La vera pelle, ecopelle inclusa, ha un prezzo molto alto, è opaca (se vedete una pelle lucente…Si tratta sicuramente di similpelle!), può presentare delle imperfezioni al tatto ed essere disomogenea nel colore. Nel tempo si contraddistingue per un aspetto vissuto e non usurato. L’olfatto gioca un ruolo fondamentale nel riconoscerla, il suo profumo è davvero caratteristico!
In conclusione, la pelle è davvero un materiale che ha saputo fin da subito inserirsi nel mondo dell’abbigliamento e poi nel fashion system grazie alle sue qualità uniche. Ora non vi resta che introdurla nel vostro guardaroba per dare quel tocco in più di fascino al vostro stile!
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