Fimelato 4 you

Per essere eleganti non bisogna farsi notare

L’abbigliamento classico elegante maschile si fonda su alcune regole consolidatesi quasi un secolo fa che, seppur con le minime variazioni dettate dall’evolversi dei tempi, valgono ancora oggi.

I principali errori di stile derivano dal mancato rispetto di queste regole.

Intendiamoci l’eleganza perfetta non esiste e, forse, se fosse perfetta non sarebbe vera eleganza.

Prendete quindi questo elenco di errori come una sorta di nostri personali appunti che desideriamo condividere con voi:

Maniche troppo corte o troppo lunghe (giacca e camicia)

La lunghezza corretta di una manica di camicia, misurata con il braccio disteso lungo il corpo, dovrebbe consentire al polsino di coprire tutto il polso fino a lambire l’attaccatura della mano. In particolare è importante che indossando la giacca, la manica di quest’ultima sia sempre leggermente più corta della manica di camicia. Il polsino dovrebbe fuoriuscire di circa un centimetro o poco più.

Giacca mal abbottonata

La giacca è un capo bellissimo quanto immancabile nell’abbigliamento classico maschile.

Per indossarla correttamente, però, occorre rispettare alcune semplici (e storiche) regole.

- La giacca monopetto si porta abbottonata solo quando si è in piedi. Quando vi sedete, ricordatevi di slacciarla.

- quando la giacca ha due bottoni, ricordatevi che si abbottona solo il bottone superiore e MAI quello inferiore.

- se la giacca ha tre bottoni, abbottonate sempre quello centrale ma, se volete, è consentito abbottonare anche quello superiore. Anche in questo caso non va MAI abbottonato quello inferiore.

A differenza del monopetto, il doppiopetto va portato SEMPRE ABBOTTONATO, anche da seduti. Vietato slacciarlo!

Pantaloni troppo lunghi o troppo corti

I pantaloni, come del resto ogni capo d’abbigliamento, devono sempre vestire correttamente, ma l’errore più frequente riguarda soprattutto la loro lunghezza. L’orlo del pantalone, misurato in piedi, non dovrebbe essere mai troppo corto da lasciare vedere i calzini, ma nemmeno troppo lungo da raggiungere il tacco della scarpa.

La lunghezza corretta dovrebbe consentire al pantalone di lambire le scarpe.

Cravatta troppo lungo o troppo corta

Se annodata troppo corta o troppo lunga, corriamo il rischio di cadere nel ridicolo. La corretta lunghezza della cravatta dovrebbe consentire a questa di lambire la cintura. Il codino, anche se ora va di moda, non dovrebbe essere più lungo della pala.

Scarpe e cintura spaiate

Altro errore vistoso e grossolano è dato dal cattivo abbinamento degli elementi in pelle, in particolare di scarpe e cintura, che devono invece sempre essere coordinati. Con scarpe nere dobbiamo indossare cinture nere, con scarpe marroni dobbiamo indossare cinture marroni.

Fazzoletto da taschino e cravatta abbinati

Se scarpe e cintura devono sempre essere coordinate, esattamente il contrario devono essere cravatta e fazzoletto da taschino (o pochette), i quali non devono MAI avere lo stesso disegno e tessuto. Fazzoletto e cravatta possono essere abbinati per contrasto, ma sono ammessi anche abbinamenti in armonia con la cravatta, con colori che si richiamano a vicenda, purché sempre con disegni differenti.

Abbigliamento inappropriato all’occasione

L’eleganza si fonda sull’armonia ma anche se soprattutto sul rispetto e sull’appropriatezza alle occasioni. Non c’è peggior errore quindi andare ad un’occasione con un abito inappropriato. Ad un matrimonio formale, ad esempio, non ci presenteremo in giacca di cotone e camicia scura. Viceversa, ad una festa informale di compleanno potremmo apparire ridicoli se ci presentassimo in abito scuro o, peggio ancora, in smoking.

Consentiteci infine una breve chiosa.

Vestirsi bene – o quanto meno, vestirsi appropriatamente –  è certamente importante, ed è anche una forma di rispetto verso gli altri e verso sé stessi. Ma ricordatevi: l’abito non fa mai il monaco.

Sono la personalità, il portamento e il comportamento che fanno di un uomo, un gentiluomo o – come si diceva un tempo – un galantuomo.

Condividi